HO UNA MALATTIA BRONCOPOLMONARE CRONICA: MI VACCINO?

Le malattie broncopolmonari croniche (BPCO o COPD -bronchite cronica ed enfisema- asma, bronchiectasie, interstiziopatie) causano una riduzione della capacità funzionale respiratoria che rende più gravi le infezioni delle vie aeree.

 Inoltre, queste infezioni accelerano l’evoluzione della malattia. Anche i fumatori ed i soggetti esposti agli agenti inquinanti e quelli con malattie neuromuscolari che compromettono la funzione respiratoria oltre agli anziani, ai cardiopatici, ai diabetici ed agli obesi a coloro che hanno malattie ematologiche, insufficienza renale cronica, malattie epatiche o che assumono terapie immunosoppressive hanno un aumentato rischio di ospedalizzazione di mortalità in caso di infezioni respiratorie.

Per queste persone sono raccomandate le vaccinazioni contro Influenza, Pneumococco e SARS CoV2 e Virus Respiratorio Sinciziale [Respiration 2025; 104: 556-574].

Anche se l’OMS ha dichiarato la fine della pandemia da SARS CoV2 nel 2023, il virus continua a circolare, causare malattia che può essere severa e mortale in persone a rischio. E’ vero, oggi il CoViD è una malattia meno grave rispetto a 5 anni fa, probabilmente per la presenza di varianti virali meno aggressive e per la migliore risposta immunologica indotta da ripetute vaccinazioni ed infezioni da SARS CoV2, ma è appena stato pubblicato sul New England Journal of Medicine [DOI: 10.1056/NEJMoa2510226] un lavoro che documenta la riduzione del rischio di accesso in PS, di ricovero ospedaliero e di morte causate da CoViD in chi si è vaccinato a fine 2024.

Il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV), noto perché causa gravi bronchioliti nei neonati, può essere responsabile nelle persone a rischio di severe infezioni respiratorie che causano un eccesso di ricoveri ospedalieri e mortalità. I vaccini riducono significativamente il rischio delle gravi infezioni da RSV [NEJM 2023; 388: 595-608. JAMA 2024; 332: 1105-7. Lancet 2024; 404:1547-59]. La vaccinazione è consigliata unanimemente dalle società si medicina respiratoria, malattie infettive ed igiene e medicina preventiva, purtroppo ad oggi il vaccino è di difficile reperibilità nelle farmacie in Italia.


I vaccini non prevengono l’infezione (ci si può ammalare anche dopo la vaccinazione) ma riducono la gravità della malattia, la necessità di ricovero ospedaliero e la mortalità.

Rientri nelle categorie a rischio? Valuta la possibilità di vaccinarti

15 ottobre 2025
___ Attività motoria ed inquinamento ___ Praticare attività fisica nell’inquinamento urbano solleva dubbi comprensibili. Restare fermi, però, non protegge la salute: riduce i benefici provati dell’esercizio e non elimina l’esposizione agli inquinanti. I dati mostrano che oltre l’80% dei residenti in città vive con livelli di inquinanti superiori a quelli raccomandati dall’OMS e che l’inquinamento è associato a milioni di decessi ogni anno; allo stesso tempo, la sedentarietà è responsabile di milioni di morti evitabili e bastano più passi al giorno per ridurre significativamente il rischio di mortalità. In questa cornice, l’obiettivo è chiaro: massimizzare i benefici dell’esercizio e minimizzare l’esposizione . Presso lo studio del Dr. Luca Fasano a Bologna, l’educazione respiratoria, la valutazione del profilo di rischio e i consigli pratici permettono di integrare l’ attività fisica nell’inquinamento in modo consapevole e protetto, senza rinunciare ai vantaggi cardiovascolari e respiratori dell’esercizio.