Rischi polmonari e dipendenza della sigaretta elettronica

___ La sigaretta elettronica ___

Le sigarette elettroniche sono dispositivi con una piccola batteria che riscalda un liquido: si crea così un vapore che viene inalato “mimando” l’atto di fumare una sigaretta tradizionale. La diffusione della sigaretta elettronica negli ultimi anni ha modificato le abitudini del consumo di nicotina, soprattutto tra i più giovani. “Svapare” viene spesso percepito come pratica socialmente accettabile e priva di conseguenze, ma le evidenze cliniche indicano il contrario: l’aerosol inalato può contenere nicotinametalli pesantiagenti chimici irritanti e composti con potenziale cancerogeno, in grado di alterare la funzione broncopolmonare, indurre sintomi respiratori e malattie broncopolmonari e favorire la dipendenza. Lo studio del Dr. Luca Fasano, pneumologo a Bologna, propone un inquadramento scientifico e strumenti di prevenzione e cura rivolti a famiglie, adolescenti e adulti.

CONTATTI

___ Perché la sigaretta elettronica interessa la pneumologia ___

L’uso della sigaretta elettronica negli adolescenti li pone a rischio di diventare fumatori di sigarette tradizionali perché anche i liquidi con aromi, senza nicotina, sono la porta d’ingresso nel mondo della dipendenza. Circa 80% degli adolescenti che inizia a fumare nell’adolescenza continua a fumare per la vita e morirà prematuramente per la nicotino-dipendenza. L’epidemia da tabacco continuerà proprio grazie agli adolescenti che “svapano” e che sono in continuo aumento.

Inoltre le sigarette elettroniche vengono ancora proposte come “terapia di disassuefazione” dalle sigarette tradizionali. È bene ricordare che liquidi che contengono nicotina, e che quindi mantengono la dipendenza, vengono spesso utlizzati. Le sigarette elettroniche potrebbero fare meno male delle sigarette tradizionali, ma tutti gli effetti negativi a lungo termine non sono ancora noti (l’uso delle sigarette elettroniche si è diffuso meno di 20 anni fa) e per questo potrebbe essere imprudente consigliarle nell’ottica di riduzione del rischio. Se un fumatore sceglie questo percorso dovrebbe essere avvisato di abbandonare le sigarette tradizionali perché usarle entrambe può aumentare i rischi. Le sigarette elettroniche non sono considerate una terapia per la disassuefazione dal fumo.

 L’inalazione ripetuta di aerosol interferisce con i meccanismi difensivi delle vie aeree (clearance mucociliare, risposta infiammatoria) e può determinare tosse cronica, riacutizzazione dell’asma, e, negli adolescenti, rapido sviluppo di nicotino-dipendenza e possibili effetti sullo sviluppo cerebrale e sulle capacità di apprendimento. In soggetti predisposti, l’esposizione si associa a tossesibilidispnea da sforzo e riduzione dei parametri di funzione respiratoria. L’attenzione pneumologica nasce dall’esigenza di prevenire patologie croniche e di intercettare precocemente i quadri clinici legati allo svapo.

___ Cosa c’è nell’aerosol di una sigaretta elettronica___

La composizione tipica comprende:

  • Nicotina (in concentrazioni variabili, fino a elevate biodisponibilità con sali di nicotina);
  • Glicole propilenico e glicerolo, veicoli che, riscaldati, possono generare aldeidi irritanti;
  • Aromi e sostanze chimiche volatili con potenziale pro-infiammatorio;
  • Metalli (ad es. nichel, stagno, piombo, arsenico e cromo) derivanti dagli elementi riscaldanti.

Questi componenti concorrono a effetti irritativi e ossidativi a carico delle vie aeree, con possibili ripercussioni sulla funzione broncopolmonare. Una recente meta-analisi ha documentato un aumentato rischio di BPCO non solo nei fumatori attuali ma anche negli ex utilizzatori di sigaretta elettronica [npj Primary Care Respiratory Medicine 2025; 35:31. doi.org/10.1038/s41533-025-00438-6]

___ Giovani e nuova dipendenza ___

La nuova epidemia giovanile è legata alla gradevolezza degli aromi, alla percezione di “innocuità” e alla facilità d’uso ed all’assenza di regolamentazione dell’uso delle e-cig negli ambienti pubblici. Per questo le sigarette elettroniche sono percepite come “accettabili” dai ragazzi. Iniziare con dispositivi senza o a basso contenuto di nicotina facilita l’ingresso nella dipendenza, perché il gesto ripetuto consolida il circuito comportamentale; il passaggio a liquidi nicotinici amplifica la dipendenza e rappresenta il gateway verso la dipendenza.
Per gli adolescenti, l’uso della sigaretta elettronica (anche 
senza nicotina) rappresenta un fattore di rischio per sintomi broncopolmonari e per il peggioramento dell’asma. È fondamentale un counseling informato rivolto a ragazzi e genitori sui rischi da sigaretta elettronica e sul fatto che, per gli adolescenti, costituisce il primo passo verso la nicotinodipendenza.

___ Effetti respiratori: cosa osserviamo in clinica ___

  • Asma e iperreattività bronchiale: incremento dei sintomi, riduzione del controllo e maggior ricorso a terapie per il controllo della malattia e dei suoi sintomi.
  • Infiammazione delle vie aeree: marcatori pro-infiammatori elevati e peggioramento dei sintomi (tosse, sibili, oppressione toracica) e fattore di rischio per BPCO.
  • Funzione polmonare: alterazioni dei flussi espiratori e, nei casi prolungati, trend sfavorevoli dei parametri spirometrici.
  • Quadri acuti: episodi irritativi/bronchitici legati a composizione e temperature di vaporizzazione. Nel 2019 vi fu l’esordio di un’epidemia di danno polmonare acuto potenzialmente mortale da sigaretta elettronica (EVALI); da allora sono stati segnalati più di 2000 casi (80% in giovani di meno di 35 anni) con una mortalità non trascurabile. Possibili fattori di rischio sono l’inalazione di THC (tetraidrocannabinolo, il principio attivo della cannabis) e Vitamina E


Attenzione!  L'assenza di combustione non equivale ad assenza di rischio; gli effetti sull’albero bronchiale e sul polmone sono clinicamente misurabili ed evidenti.


___ Fumo “duale” e rischio oncologico ___

L’uso combinato di sigarette tradizionali e dispositivi elettronici (dual use) non è una via “più sicura”: l’esposizione cumulativa può aumentare il carico irritativo e tossico. È stato riportato che i fumatori duali presentano un rischio di cancro polmonare circa quattro volte superiore rispetto ai fumatori esclusivi di sigarette tradizionali (dato riportato in letteratura oncologica: Oncol Res Ther. doi: 10.29011/2574-710X.10229). Questo sottolinea l’importanza di interrompere entrambe le esposizioni, evitando “compromessi” che prolungano la dipendenza ed il rischio.

___ È uno strumento per smettere di fumare? Cosa dice la clinica ___

Le evidenze sull’efficacia della sigaretta elettronica come metodo di cessazione sono eterogenee e spesso influenzate da protocollo, dispositivi e monitoraggio nel tempo, ma esistono. In ambito clinico, i percorsi con counseling strutturato, terapie sostitutive della nicotina o farmaci dedicati, associati a supervisione specialistica, offrono una traiettoria chiara di riduzione del rischio. L’obiettivo deve restare la cessazione completa della nicotina, non la sostituzione indefinita di una forma di assunzione con un’altra e della sigaretta tradizionale con un dispositivo con ormai sicuri effetti nocivi.

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