___ Malattie pleuriche ___
La pleura è la membrana sottile che riveste i polmoni e la parete interna del torace. Lo spazio tra i due foglietti pleurici, detto cavità pleurica, contiene normalmente una minima quantità di liquido, essenziale per ridurre l’attrito durante i movimenti respiratori.
Quando, per cause infiammatorie, infettive, neoplastiche di origine polmonare o sistemica, la pleura si infiamma, compare il dolore pleurico e può formarsi un accumulo patologico di liquido (versamento pleurico), che causa tosse e dispnea. Le malattie pleuropolmonari comprendono un gruppo di condizioni che possono coinvolgere contemporaneamente la pleura e il parenchima polmonare, con quadri clinici complessi che richiedono una valutazione specialistica accurata.
Presso lo studio del Dr. Luca Fasano, specialista in pneumologia e fisiopatologia respiratoria a Bologna, vengono eseguite valutazioni cliniche e diagnostiche accurate per definire la natura della patologia pleurica e pianificare un trattamento mirato.
___ Anatomia e fisiopatologia della pleura ___
La pleura è un “sacchetto sigillato” con una cavità virtuale che contiene una minima quantità di liquido. I due foglietti esterni del sacchetto costituiscono:
- la pleura viscerale, che aderisce alla superficie del polmone;
- la pleura parietale, che riveste la cavità toracica.
All’interno del sacchetto, nella cavità pleurica, normalmente ci sono 10–20 ml di liquido sieroso ed una pressione negativa che consente di trasmettere ai polmoni i movimenti del torace durante l’atto respiratorio: la pleura è la cinghia di trasmissione tra gabbia toracica e polmone.
L’equilibrio tra produzione e riassorbimento del liquido è regolato con precisione e quando questo equilibrio si altera, si sviluppano versamenti pleurici. Il pneumotorace
avviene per la rottura di un foglietto pleurico con ingresso di aria nella cavità pleurica che da virtuale diviene reale: lo spazio pleurico è più sigillato e l’aria entra “richiamata” dal ritorno elastico del polmone che si collassa. Quando lo spazio pleurico non è più virtuale, ma si riempie di liquido o di aria, la pleura perde la sua caratteristica di cinghia di trasmissione toracopolmonare con conseguente alterazione della funzionalità respiratoria.
Tipologie di malattie pleuriche
___ Pleurite e ispessimento pleurico ___
La pleurite è un’infiammazione acuta o cronica della pleura, spesso associata a dolore toracico puntorio che peggiora con l’inspirazione, dolore che tende a regredire se e quando compare versamento pleurico.
I sintomi più frequenti comprendono tosse persistente, dolore toracico, respiro corto, stanchezza e febbre.
Nel tempo, può comparire un ispessimento pleurico fibrotico (fibrotorace), che riduce la distensibilità toracica e limita la ventilazione.
___ Pneumotorace ___
Il pneumotorace si verifica quando entra aria
entra nella cavità pleurica, causando collasso parziale o totale del polmone.
Può essere spontaneo, traumatico o secondario a patologie polmonari sottostanti (la più comune è l’enfisema bolloso).
La diagnosi e il monitoraggio sono affidati alla radiografia o alla TC toracica, e la gestione varia in base all’estensione può essere curato conservativamente (solo con il riposo), con il posizionamento di un tubo di drenaggio che aspiri l’aria dalla cavità pleurica oppure, nei casi recidivanti, con interventi chirurgici (bullectomia, apicectomia …)
___ Versamento pleurico ___
Il versamento pleurico è un accumulo anomalo di liquido nella cavità pleurica.
Le cause principali comprendono:
- scompenso cardiaco congestizio, insufficienza renale o epatica, con alterazione dell’equilibrio delle pressioni che regolano la formazione del liquido pleurico;
- infezioni (versamenti pleurici parapneumonici, pleuriti essudative, empiemi, tubercolosi);
- tumori polmonari, pleurici o metastatici;
- malattie autoimmuni (es. lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide, sclerodermia);
- embolia polmonare;
- traumi toracici.
La distinzione tra trasudato ed essudato è il primo passo diagnostico e permette di differenziare i versamenti trasudatizi con scarso contenuto di proteine dovuti a malattie cardiache, epatiche o renali da quelli infiammatori, infettivi o tumorali, ricchi di proteine causati dall’infiammazione della pleura. Questa distinzione si effettua prelevando liquido pleurico (toracentesi) e si basa sui criteri biochimici (rapporto tra i livelli di proteine, LDH e glucosio nel liquido pleurico e nel sangue).
___ Terapia ___
La terapia del versamento pleurico dipende dalla malattia che ne è la causa. Se il versamento pleurico non regredisce con la terapia medica può essere indicata la toracoscopia per ottenere tessuto pleurico per una diagnosi più precisa e procedere eventualmente alla pleurodesi chimica.
___ Follow-up ___
Il monitoraggio periodico dei pazienti con malattie pleuriche è fondamentale per valutare l’evoluzione e la risposta alle terapie.
Il follow-up comprende controlli clinici, imaging (ecografico o radiologico) e test funzionali respiratori per valutare il recupero della funzione ventilatoria.


