Fisiopatologia respiratoria

___ Fisiopatologia respiratoria nell'ambito della visita pneumologica ___

La fisiopatologia respiratoria studia il danno funzionale respiratorio e le alterazioni che lo compromettono, con l’obiettivo di definire percorsi terapeutici basati su dati oggettivi. Presso lo studio del Dr. Luca Fasano, l’inquadramento clinico integra anamnesi strutturata, esame obiettivo e prove di funzionalità respiratoria eseguite secondo le linee guida della Società Europea Respiratoria e della Società Toracica Americana, così da caratterizzare in modo accurato pattern ostruttivi, restrittivi o misti. Fin dalle prime fasi, la fisiopatologia respiratoria consente di collegare i sintomi (dispnea, tosse, ridotta tolleranza allo sforzo) a un’evidenza misurabile, facilitando decisioni terapeutiche proporzionate e un monitoraggio nel tempo.

CONTATTI

___ Quando è indicata una valutazione fisiopatologica ___

Una valutazione è indicata in presenza di dispnea persistente, tosse cronica, sibili, sospetta BPCO o asma, esiti di infezioni respiratorie, sospette interstiziopatie polmonari, disturbi respiratori del sonno o necessità di valutazione pre-operatoria. In tali contesti, la misurazione oggettiva della funzione ventilatoria e dello scambio gassoso permette di quantificare il deficit, formulare una diagnosi differenziale e stabilire priorità di trattamento. È utile anche nei percorsi di cessazione dal fumo, per documentare il beneficio funzionale e orientare il counseling.

___ Dalle malattie ostruttive alle interstiziopatie: logica del follow-up spirometrico ___

Nella BPCO la stratificazione di gravità considera, oltre al danno funzionale, sintomi, frequenza delle riacutizzazioni e comorbidità.

Nell’asma, per la valutazione della gravità, un approccio stepwise necessita di follow up spirometrico è da integrare con l'educazione all'uso dei device inalatori.
Nelle
malattie interstiziali polmonari, in combinazione con DLCO, volumi polmonari e imaging ad alta risoluzione, l'obiettivo è impostare un monitoraggio funzionale regolare, definire criteri di progressione e selezionare la terapia più idonea.

___ Cosa comprende una visita in fisiopatologia respiratoria ___

Terapia anti tabacco

La visita si articola in anamnesi clinica e occupazionale (farmaci, esposizioni, comorbidità), esame obiettivo e selezione degli esami più indicati. In base al quadro, possono essere eseguiti:

  • Spirometria con test di broncodilatazione per distinguere pattern ostruttivo/restrittivo e valutare la reversibilità dell'ostruzione bronchiale;
  • Ossimetria per screening dello scambio gassoso e dell'insufficienza respiratoria;
  • Test del cammino dei 6 minuti per valutare la capacità funzionale e la desaturazione da sforzo;


Sulla base dei risultati della prima valutazione possono essere richiesti:

  • DLCO (diffusione alveolo-capillare) per quantificare lo scambio dei gas, utile in interstiziopatie ed enfisema;
  • Pletismografia corporea per misurare volumi statici, intrappolamento aereo;
  • Test di provocazione bronchiale nel sospetto di asma con spirometria o sintomi non dirimenti;
  • Poligrafia/polisonnografia per russamento e disturbi respiratori del sonno;
  • HRCT del torace quando è necessario caratterizzare pattern interstiziali, l'estensione dell'enfisema  o complicanze pleuro-parenchimali.

L’integrazione dei risultati produce un referto strutturato con ipotesi diagnostiche, raccomandazioni terapeutiche e programma di follow-up.

Lo studio segue pazienti con: asma, BPCO, bronchite cronica ed enfisema, malattie pleuriche, infezioni pleuro-polmonari, interstiziopatie, insufficienza respiratoria cronica (ossigenoterapia e ventilazione non invasiva quando appropriato). Il percorso è personalizzato con attenzione alle aspettative del paziente, agli esiti funzionali e qualità di vita.

Visita pneumologica a Bologna

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